Il Progetto Don Bosco

Il Progetto Don Bosco vuole offrire un risposta al grido di dolore di tanti bambini abbandonati, maltrattati , dimenticati , costretti ogni giorno a lottare per sopravvivere in una società che li rifiuta. Ma non potrebbe funzionare senza l’aiuto di persone generose che si impegnano a sostenerlo per un periodo più o meno lungo, riconoscendo ad ogni bambino il diritto ad una vita normale ( casa, alimentazione, salute, scuola, gioco , preparazione al lavoro, …)

 

 

 

Nasce nel 1991 come “Hogar Don Bosco “ per mano di don Ottavio Sabbadin , salesiano , che si prende cura nella città di Santa Cruz – Bolivia , di un piccolo orfanotrofio statale in completo abbandono, in cui vivevano 67 ragazzini spaventati ed affamati . Ora i ragazzi accolti sono 200 ed hanno dai 6 ai 18 anni c.a.

Nel 1994 viene aperta “Mano Amiga “, una casa di accoglienza transitoria per bambini e bambine in situazione di grave rischio fisico e morale.

Nel 1998 si inaugura il “Barrio Juvenil” per i ragazzi più grandi che escono dall’Hogar Don Bosco e vogliono imparare un mestiere , lavorare e costruirsi una vita propria.

Tra il 2001 ed il 2004 nascono : Techo Pinardi, Patio Don BoscoGranja Moglia; tre case di accoglienza per i ragazzi di strada . Qui possono iniziare un percorso per lasciare la strada e dare un senso alla loro vita .

Dal 2016 la Granja Moglia non accoglie più i ragazzi di strada ma diventa una appendice del Hogar don Bosco con il trasferimento di 2 classi (5ª e 6ª elementare ) . Questa novità si è resa necessaria per meglio diversificare la varie attività a seconda delle età e quindi migliorare la proposta educativa.

Accoglie un totale di 500 tra bambini e adolescenti.